Di Ferruccio Brugnaro, poeta operaio di Spinea.
Per la biografia completa ->
http://www.club.it/autori/effettivi/e-l/ferruccio.brugnaro/indice-i.html
Una sua poesia...
Tutti assolti al processo
per le morti al petrolchimico
Lavoravamo tra micidiali veleni
sostanze terribili
cancerogene.
Non affermate ora
furfanti
ladri di vite
che non c'era alcuna certezza
che non c'erano legislazioni.
Non dite, non dite che non sapevate.
Avete ammazzato e ammazzate ancora
tranquilli indisturbati
tanto
il fatto non sussiste.
I miei compagni morti non sono
mai esistiti
sono svaniti nel nulla.
I miei compagni operai
morti
non possono tollerare
questa vergogna.
Non possiamo sopportare
questo insulto.
Nessun padrone
nessun tribunale
potrà mai recingerci
di un così grande
infame silenzio.
venerdì 18 gennaio 2008
Marghera, (altri) due morti sul lavoro
Pubblicato da Lil' Jim Wilson alle 11:43
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1 commento:
mi ricordo una volta, su un muro di marghera..
153 innocenti morti due volte..
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