Urla e schiamazzi dalla taverna
dilagavano fuori per i campi.
Festanti ragazzi inclini alla burla
trangugiavano vino e amaro averna.
Il tabacco diffondeva il suo aroma
dalla pipa d’un uomo in colbacco,
l’aria fredda della sera prendeva
lo stomaco e i rari pensieri bacco
impregnava e affogava.
Preziosi erano essi e molto ambiti,
e nel silenzio tra una melodia
d’armonica e un tintinnio di bicchieri
li sentivamo parlare di vita
e di ingiustizia cronica.
Li sentivamo parlare di morte,
ma abbandonavamo alle porte il filo,
combattendo il gelo con il vino
mentre fuori il mondo andava in sfacelo.
Un altro pezzo di Enzo "Jello" Lowry
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