Tornando l'altra sera a casa ho scorto
un gatto agonizzante sull'asfalto:
col cranio fracassato, ogni arto scosso
dal convulso tremolio del tormento.
Nelle sfere di luce dei fanali
non lamento emetteva o miagolio:
nell'attesa il felino, con membra già contorte,
lieto cedette, libero alla resa.
Compresi quanto orribile è la morte.
(Col rastrello ho raschiato il corpicino:
giace ora sulla sponda del canale)
venerdì 7 novembre 2008
Via Miranese, sangue rappreso sull'asfalto...
Pubblicato da J.J. O'Gill alle 17:56
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento